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Nel 2010 ho aperto il mio sito di cucina… non ho mai pensato che potesse durare cosi tanto e soprattutto che qualcuno un giorno avrebbe realizzato le mie ricette. Il blog è nato un pò per gioco e un pò per comodità, ogni volta che mi trovavo a cucinare a casa dei miei amici non ricordavo mai le ricette esatte, soprattutto quelle dolci. In cucina è facile improvvisare ma in pasticceria è quasi praticamente impossibile. Un giorno tornai a casa e il mio tutt’ora fidanzato (Matteo) mi disse di aver creato una pagina tutta per me sul suo sito. I primi mesi non ero così entusiasta, non so il motivo, la cucina mi ha sempre appassionato ma non pensavo di esser portata per scrivere. Poi pensai che in fondo era una cosa davvero utile, che quando qualcuno mi chiamava per chiedermi una ricetta, e vi assicuro che capitava spesso, era sufficiente condividere un link. Con gli anni ho capito che questa pagina era qualcosa di speciale e ne ho fatto un sito tutto mio…qualcosa che stava crescendo insieme a me. Rivedere i primi post e confrontarli con quelli di oggi mi fa capire che questa è la mia vita, la mia passione e la mia gioia e non potrò mai lasciarla andare!
Ricapitoliamo insieme la mia vita in questo settore: vi racconto il mio curriculum!
03/15 ad oggi Web editor presso giallo zafferano
Una telefonata inaspettata, il coronamento di un sogno, forse un pò più della mia gioventù, ma a cui non potevo proprio rinunciare! Da quando ho aperto il blog in fondo ho sempre sognato di lavorare per Giallo Zafferano, ma la passione per la cucina è cresciuta anche con me… Certo sono rimasta in tema e amo il mio lavoro, ma in fondo stare tra i fornelli un pò mi manca, chi sa se questo sarà il lavoro della mia vita o solo una fase di passaggio. D’altronde non posso sottovalutare il fatto che un lavoro d’ufficio mi permetterà in futuro di poter dedicare del tempo alla mia famiglia, per ora sono contenta così e non desidero di trovarmi altrove, stare in redazione mi permette di continuare ad aggiornarmi e continuare ad accrescere il mio “sapere culinario”.
02/15-04/2015 Corso di alta pasticceria, presso food Genius academy
La seconda esperienza in questa scuola…dopo aver frequentato il corso di alta cucina e aver fatto lo stage al “Vun” la mia strada era chiara, potevo intravederla, lì ad aspettarmi. Le poche collaborazioni extra (bello & buono, fish bar) in cucina mi avevano fatto capire che il mio posto non era quello, non perchè non l’amassi ma in pasticceria le ore passavano in fretta… poi sarà anche il fatto che con la matematica ho sempre avuto un buon rapporto ed effettivamente la pasticceria è anche questo. Un corso molto formativo, con lezioni di base e lezioni più articolate sia di pasticceria che di arte bianca; e poi c’era lui, il mio amico Galileo Reposo, chef pasticcere del ristorante l’asola, che in pochi minuti realizzava dessert scenografici e dal gusto sublime… chi aveva mai pensato di abbinare una mousse dolce di mozzarella ad un pomodoro caramellato ed una dadolata di fragole?!
06/2014- 02/2015 Chef a domicilio e prestazioni occasionali
Certo lo stipendio del vun era basso, d’altronde da stagista non potevo pretendere di più, ma era pur sempre qualcosa. Avevo bisogno di essere indipendente ed ecco che mi sono reinventata chef a domicilio! È nato come un gioco in realtà, un’amica doveva preparare una festa per 50 persone ed era alla ricerca di un catering; allora io e un’altra amica, Giuliana, abbiamo pensato perché non essere noi quel catering? La mia famiglia è sempre stata numerosa e non ho mai avuto problemi a cucinare con “pentoloni giganti”, quindi non avevo alcun dubbio ero sicura di farcela! Giuliana non era proprio esperta in cucina, ma riusciva a cavarsela egregiamente sotto la mia supervisione e poi era bravissima nelle decorazioni… con pochi euro siamo riusciti a realizzare le bomboniere e anche le decorazioni per la sala. Alla fine più che un catering ci siamo ritrovate ad essere delle vere e proprie organizzatrici di eventi, tra spesa, cucina, gazebi, inviti e decorazioni. Una serata fantastica, tutto è andato liscio come doveva! Dato il nostro successo abbiamo continuato a fare alcune serate insieme, mentre per altre con meno invitati sono riuscita a cavarmela da sola.
11/2013-05/2014 Commis di pasticceria presso il “Vun”, ristorante stellato di Milano
Ok non era la prima esperienza, ma una delle prime, una di quelle che non si dimentica mai, per tutta la vita. Ok ero una stagista, non ero assunta direttamente da loro ma ero comunque li, al ” vun”, ristorante stellato del parkyatt, hotel extra lusso di Milano. Li tutto era diverso: le divise, le persone, gli orari, gli ingredienti, per non parlare dei piatti, si puntava alla qualità e non alla quantità. Lo chef era Andrea Aprea, napoletano verace, che riusciva a rimettere tutti in riga con uno sguardo. “Si chef!”, dovevamo ad ogni comanda e nonostante fossimo in 20 lui riusciva a riconoscere se quella che mancava era la tua risposta. Colleghi indimenticabili, ma il mio mentore era sicuramente Galileo, ve ne ho già parlato! La sua manualità, i suoi gesti e le sue spiegazioni ti restavano impressi nella mente e tutto diventava fattibile. Un lavoro full time, ma full time in tutti i sensi, mi rimaneva solo il tempo di dormire, a volte non riuscivo nemmeno a fare la doccia una volta tornata a casa, ma l’avevo presa seriamente e in pochi mesi ho imparato a fare tutto, quasi tutto. Ero sempre la stagista, ma una di quelle stagiste che si possono lasciare sole al pomeriggio, una di quelle che riusciva a preparare l’intera linea per il servizio serale. Un giorno, in occasione dei 10 anni del parkyatt abbiamo realizzato un video che ha fatto subito il giro dei miei parenti, era la prima volta che sapevo che mia madre era orgogliosa di me. Purtroppo lei non c’era già più, ma quel momento ancora oggi mi riempie il cuore di gioia e mi ricorda le serate trascorse insieme a guardare su internet tutti i dettagli di questo ristorante, che sembrava cosi irragiungibile. C’era una foto, in cui tutti gli chef lanciavano il loro cappello e lei mi diceva: “un giorno lo farai anche tu”, quindi mentre mi riprendevano e mentre scattavano quelle foto il mio stato d’animo era un pò combattuto, sentivo la sua mancanza ma sentivo anche che la stavo rendendo orgogliosa.
Clicca qui per vedere il video!
Durante la mia permanenza al vun uno dei momenti più speciali è stato sicuramente il taste. Un evento di cui mi ero innamorata l’anno prima e in cosí poco tempo da spettatrice mi sono ritrovata io li a preparare uno dei dolci più buoni e scenografici: la pastiera sferica. C’era un bel clima, divertimento e lavoro a volte riescono a coincidere alla perfezione!
02/2014 Assistente della chef Ambra Romani
Tre giorni a Venezia, indimenticabili… noi eravamo proprio li al centro di piazza san marco, sotto la colombina che volava! La cosa positiva della mia scuola è che ha sempre avuto ottimi contatti e cosí è riuscita a mandare due di noi ( io e francesca) ad assistere la chef Ambra Romani durante il suo show cooking, la conoscerete sicuramente grazie alla prova del cuoco. Mi è sempre piaciuta quella donna, sprigiona dolcezza da tutti i pori ed è matta, in senso più che buono ovviamente! Ricordo ancora il primo giorno, eravamo pronti ad accogliere un bel gruppetto di bambini, lo show cooking era sulla realizzazione dei cupcake ed era stato organizzato dall’azienda “San Martino”, che produce prodotti dolciari, un pò come la cameo, ma a parer mio di gran lunga superiori ;sono riuscita a testarne un pò perché al mio ritorno con grande entusiasmo ho trovato ad attendermi una ricca scatola con molti dei loro prodotti. Comunque tornando a quel giorno, ero cosí emozionata che mentre ci occupavamo di preparare le creme per decorare i cupcake ho rovesciato circa mezzo litro di panna, sporcando tutto e anche Ambra 😛 , penso che chiunque mi avrebbe mandato via, avrebbe potuto pensare ma che sciocca questa ragazza, ma c’è stato solo uno sguardo (mi avrà odiato in quel momento), si è data una ripulita e tutto è tornato come prima! Le trasferte sono sempre quelle che più amo, aiutano a consolidare i rapporti e a staccare da tutto il resto e poi i bimbi sono sempre i bimbi, è stato bello giocare con loro a creare forme di pasta di zucchero e sporcarsi con loro mentre decoravano le proprie tortine.
09/13- 11/13 corso di alta cucina presso la food genius academy
Le mie prime due esperienze nel mondo del lavoro, seppur a Cosenza, erano andate bene, ero certa di lasciare l’università. Dopo aver fatto la rinuncia agli studi era come se mi fossi levata un peso di dosso, un fardello che mi portavo dietro da tanti anni. Ora non mi restava che scegliere…. cucina o pasticceria? Ero troppo confusa, in cuor mio sapevo di amare la pasticceria ma la cucina non mi dispiaceva, così scelsi questa scuola! Le recensioni erano ottime, gli chef anche e c’erano lezioni miste di cucina e pasticceria. Imparammo parecchie cose, qui ho conosciuto Ambra per la prima volta, facendo una lezione sui risotti, dove ovviamente avevamo avuto un piccolo dibattito sul risotto ai porcini! Se sono di un’idea difficilmente la cambio 😛 Si apriva difronte a me una strada lunga e in salita ma piena di gioie e di esperienze, di quelle che ti cambiano la vita. Purtroppo a Novembre persi la mia dolce mamma, ma il fatto che lei avesse accettato che questo era il percorso che dovevo intraprendere mi permise di percorrerlo con serenità, anche se la nostalgia era ed è sempre tanta.
04/13-06/2013 Aiuto pasticcere presso antica pasticceria del corso
Pasqua passò in fretta ed io ero soddisfatta delle uova che avevo realizzato… era il momento di buttarmi nella pasticceria. I primi giorni sono stati duri lo ammetto, non tanto per il carico di lavoro, ma vi assicuro che lavorare con 6 ragazzi che pensano che una donna debba stare a casa a fare figli non è facile. Dopo aver buttato giù qualche lacrima, a volte è inevitabile, mi sono rimboccata le maniche e ho capito che dovevo dimostrare quanto valevo. Fortunatamente in pochi giorni se ne sono resi conto tutti ed hanno iniziato a trattarmi in maniera diversa, mi lasciavano più spazio e potevo dar sfogo alla mia creatività! Il proprietario fortunatamente era di un’altra razza si fidava dei miei consigli e mi lasciava prendere iniziative. Oltre ad occuparmi insieme agli altri di rifornire la vetrina dei dolci e della colazione l’impresa più ardua è stata rivestire una torta di matrimonio e ricoprirla con un’infinita quantità di rose; ma ammirare la mia prima opera d’arte, anche se non era interamente mia, è stata una gran soddisfazione…. ero pronta al prossimo passaggio, una scuola di cucina, a Milano!
02/13- 04/13 Impiegata alla lavorazione del cioccolato presso Garritano
Finalmente era arrivato il mio momento: i miei genitori avevano accettato e capito che il mio mondo era quello della cucina e che non potevo non farne parte…stavo per lasciare l’università ma dovevo esserne sicura. In cuor mio lo sono sempre stata ma chi mi assicurava che la mia passione trasformandosi in un lavoro sarebbe svanita? Cucinare a casa è bello ma cucinare per lavorare è una cosa completamente diversa. Tornai in calabria per qualche mese e feci due tentativi. Entrambi andarono alla grande. Nell’attesa che mi chiamassero in pasticceria ed essendo il periodo di Pasqua andai a dare una mano ai miei zii in cioccolateria. Praline, barrette, uova e coniglietti prendevano forma… Il profumo del cioccolato era la cosa più bella ma sformare le creazioni e ammirare tutta la loro lucentezza era la cosa che dava più soddisfazione. Dopo le prime uova ecco che arrivò la mia sfida, realizzare a mano un uovo da 1,5 kg. La cosa più difficile? Sicuramente temperare il cioccolato senza utilizzare le macchine…terminai verso le 5 e per sicurezza lo lasciai asciugare nello stampo per tutta la notte. Ovviamente l’ho sognato, più che un sogno era un incubo perché l’uovo si distruggeva in mille pezzi. La mattina dopo andai di corsa a lavoro, le altre colleghe ancora non erano arrivate ma era la mia sfida, perché aspettare loro? Arrivai, l’uovo era li ad attendermi ancora integro. Sapete qual’è il problema se il cioccolato non è ben temperato? La cosa meno grave potrebbe essere la lucidità o la croccantezza ma la peggiore è sicuramente quello di non riuscire ad estrarlo dallo stampo… Fortunatamente nulla di tutto ciò era accaduto e li ho capito che potevo farcela… Nulla è impossibile se lo fai con passione!
Se avete letto tutta la mia storia avrete sicuramente capito che prima frequentavo l’università, che facoltà? ingegneria gestionale… la scelsi immaginando che un giorno avrei saputo come gestire il mio ristorante, ma in fondo sin dal liceo avrei dovuto scegliere l’alberghiero, certo ormai non me ne pento perché sono quello che sono grazie alle scelte dei miei genitori, ma solo di una cosa sono sempre stata certa: la mia vita è in cucina!